ANNO 1945
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Maggio 1945: la guerra è appena terminata, inizia la ricostruzione. I bisogni – morali e materiali – sono tanti. E a Varallo Pombia un parroco lungimirante sceglie di affidare l’opera di carità del suo gregge al carisma di san Vincenzo de’ Paoli.
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L’arciprete don Giuseppe Vallana fonda così, l’otto maggio 1945, la Confraternita di san Vincenzo de’ Paoli, per tutti semplicemente “la San Vincenzo”. Primo presidente è Giovanni Ferrari, meglio conosciuto come Ghighì, che resterà fedele alla Confraternita tanto da distribuire i pacchi natalizi fino a poco prima della morte.
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A fine maggio, con un capitale di 6.285 lire, si è pronti a iniziare.
Il registro del primo anno riporta nel dettaglio i nomi dei beneficiati, indicati a volte con nome e cognome, altre volte con il solo soprannome, altre volte ancora affiancando a questi dati anagrafici minime informazioni per l’identificazione: vedova – cieco – internato in Germania. Dagli anni 50 però questa abitudine cambia, forse per salvaguardare – diremmo oggi – la privacy dei beneficiati: nei registri infatti le uscite sono registrate non più nominalmente, ma semplicemente con la quantità o la qualità del bene consegnato, sia denaro o altro.
Con il trascorrere dei mesi si amplia il numero dei donatori: troviamo Alemanni, Boggio, Marazzini, Favini, la contessa Mariolina Priuli Arborio di Gattinara, senza dimenticare le donazioni anonime. A fine giugno il numero degli assistiti è già salito a 35 persone, per un ammontare delle uscite a 2.590 lire, e sale a 40 il mese successivo. Si tratta spesso di persone assistite con regolarità, i cui nomi ricorrono con frequenza; ad essi si aggiungono saltuariamente anche donazioni alle “Suore del Ricreatorio”.
A fine anno sono 49 le persone assistite, come di ricava dalla nota finale: “a ciascun povero per Natale lire 50” per 2450 lire complessive.
Il bilancio del primo anno è decisamente incoraggiante: il fondo cassa è di 7.295 lire. Alle donazioni singole si aggiungono gli incassi di lotterie e spettacoli, organizzati –allora come adesso – per incrementare gli introiti.
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DIO AMA I POVERI, E, PER CONSEGUENZA , AMA QUELLI CHE AMANO I POVERI
(San Vincenzo de Paoli)